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NOTE STORICHE

L'Accademia, fondata nel 1695 da Cosimo de' Girolami, poi Cardinale, fu approvata, con Breve del 23 apr. 1718, da Clemente XI. Fu poi arricchita di privilegi da Benedetto XIII (6 magg. 1726), da Clemente XIV (27 apr. 1770) e da Gregorio XVI (26 ott. 1838). Fu sostenuta dal Beato Pio IX, Leone XIII e Pio XII. San Giovanni Paolo II, il 28 genn. 1999, approvò gli Statuti della rinnovata Pontificia Accademia di Teologia (nome ufficiale: Pontificia Academia Theologica), indicando che «fine dell'Accademia è quello di curare e promuovere gli studi teologici e il dialogo tra le discipline teologiche e filosofiche così da essere come un "Centro" di formazione più ricca e di conoscenza delle novità utili in questo campo per i cultori delle sacre discipline». Papa Francesco, il 1° novembre 2023, con Lettera Apostolica in forma di “Motu proprio”, Ad theologiam promovendam, ha approvato i nuovi Statuti dell’Accademia, affermando che «a una Chiesa sinodale, missionaria ed “in uscita” non può che corrispondere una teologia “in uscita”», che metta in atto «un ripensamento epistemologico e metodologico (...) una cultura del dialogo e dell’incontro», con un approccio transdisciplinare, come richiesto dalla Costituzione Apostolica Veritatis gaudium. L’Accademia dovrà promuovere la dimensione sinodale e comunionale del fare teologia, ponendo «la necessaria attenzione allo statuto scientifico della teologia», senza trascurare «la sua dimensione sapienziale» e il suo “timbro pastorale”. La Pontificia Accademia di Teologia è costituita da cinquantacinque Membri Ordinari. Ad essi si aggiungono i Soci Corrispondenti e gli Interlocutori Referenti, nonché un Consiglio di Alti Studi.

A partire dal 2002 l'Accademia pubblica una rivista teologica intitolata « PATH » a scadenza semestrale; dal 2008 cura la collana «Itineraria».