Humanities

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«Mi sono costantemente preoccupato riguardo alle azioni umane

di non deriderle, non compiangerle

né detestarle,

ma soltanto di comprenderle»

(Spinoza, Tractatus politicus I, 4)

Il Pontificio Consiglio della Cultura promuove l'incontro tra il messaggio salvifico del Vangelo e le culture del nostro tempo, spesso segnate dalla non credenza e dall'indifferenza religiosa, affinché esse si aprano sempre più alla fede cristiana, creatrice di cultura e fonte ispiratrice di scienze, lettere ed arti (Cf. Motu Proprio Inde a Pontificatus, 25 marzo 1993, Art. 1). Esso manifesta la sollecitudine pastorale della Chiesa di fronte ai gravi fenomeni di frattura tra Vangelo e culture, favorisce le relazioni della Chiesa e della Santa Sede con il mondo della cultura, assumendo iniziative concernenti il dialogo tra la fede e le culture oltre al dialogo interculturale e seguendo quelle che sono intraprese dalle varie Istituzioni della Chiesa. Offre, infine, la propria collaborazione ai corrispettivi organismi delle Conferenze episcopali.

Il Dipartimento denominato Humanities si presenta come un polo di ricerca, di studio e di interesse ad ampio raggio, che pone al centro della propria indagine l’uomo, la sua esistenza, ogni sua manifestazione culturale, nel suo essere attuale e nel suo divenire storico, e la sua formazione improntata e ispirata a un autentico umanesimo cristiano.

Il suo orizzonte di attività può essere definito in termini di antropologia declinata attraverso filosofia, letteratura, mistica, economia (come scelta umanistica nel suo senso profondo di legge della casa del mondo), arte (con un’attenzione al cinema e alla critica d’arte), università e realtà accademiche, mass-media, storia e sociologia. Sono questi i settori che al momento emergono con maggiore evidenza, senza tralasciare la teologia consapevoli che «Dio sempre si fa presente nell’umano. Lo ha fatto la prima volta, in pienezza, nell’incarnazione del Verbo ma è presente anche nelle tracce che lascia nell’umano» (papa Francesco al termine degli Esercizi Spirituali della Curia, 2019).

Si tratta di una costellazione di temi specifici e, insieme, trasversali ad altri Dipartimenti del Dicastero, collegati all’azione e alla missione della Chiesa nelle culture del mondo contemporaneo. Un percorso fondamentale nel contesto storico attuale dove non esiste una formulazione di antropologia (e di persona) chiara e condivisa ma prevalentemente mobile e fluida.

La fisionomia e l’obiettivo del Dipartimento sono quelli di essere un laboratorio di idee, un cantiere di nuovi stimoli, negli avvenimenti culturali, per riflettere su temi cruciali che riguardano l’uomo, in modo che la voce della Santa Sede, attraverso il Dicastero, giunga nei dibattiti culturali del nostro tempo.