Linee guida per la tutela dei beni culturali ecclesiastici

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Elaborato dal Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, una prima versione del manuale è stato presentato il 26 Febbraio del 2013 a Roma presso il Ministero dei Beni Culturali alla presenza del Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.

Esaurita la prima edizione, i Carabinieri hanno aggiornato il testo d’intesa con la Conferenza Episcopale Italiana – Ufficio Nazionale per i beni culturali e l’edilizia di culto. Tale testo è disponibile qui in formato elettronico.

Nel vademecum vengono trattate, tra le altre, problematiche come la catalogazione del bene culturale ecclesiastico, la valutazione e la riduzione del “rischio”, la verifica dell’inventario dei beni culturali, la vigilanza delle chiese nelle ore di apertura e in occasione di funzioni liturgiche, la verifica del deflusso dei fedeli, la tutela dei beni pregevoli facilmente asportabili.

Inoltre, sono state incluse utili indicazioni sia sulle necessarie modalità di comportamento in caso di furto, sia sulle principali azioni di salvaguardia dei beni culturali dal degrado ambientale.

In particolare, si è posta l’attenzione sulla necessità di conoscere i beni culturali custoditi nelle chiese, presupposto per qualsiasi azione di tutela. La compilazione della cosiddetta “carta d’identità” descrittiva e fotografica del bene (OBJECT ID), oltre a raggiungere questo scopo, è lo strumento indispensabile affinché il patrimonio culturale illecitamente sottratto possa essere rintracciato, “identificato” e recuperato.

Infine, per rendere i consigli e gli accorgimenti contenuti nel “Manuale” ancora più incisivi e di immediata lettura, è stato predisposto un prospetto che li riassume in forma di “indicazioni pratiche”.

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