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A l’etterno dal tempo

Il cardinale Ravasi introduce alla teologia di Dante

Si terrà venerdì 28 maggio (ore 17) la lectio nella basilica di Santa Croce

“Dante ci chiede di essere ascoltato, di essere in certo qual modo imitato, di farci suoi compagni di viaggio”. Parole di Papa Francesco che, nella lettera apostolica Candor lucis aetarnae dedicata all’anniversario dantesco, invita ad accogliere la testimonianza del Sommo Poeta, una testimonianza in cui è centrale la spiritualità e che è segnata da una profonda e articolata visione teologica.

A l’etterno dal tempo è il titolo della lectio che, proprio sulla teologia di Dante, il cardinale Gianfranco Ravasi terrà venerdì 28 maggio, alle 17, nella basilica di Santa Croce. L’appuntamento, inserito nel programma del Pontificio Consiglio della Cultura per l’anno dantesco, vede come promotori la Facoltà teologica dell’Italia centrale, l’Arcidiocesi di Firenze, l’Opera e i Francescani di Santa Croce, l’Opera di Santa Maria del Fiore e la Certosa di Firenze. Tutti insieme fortemente impegnati a riscoprire e rendere attuale la ricchezza del messaggio e dell’opera di Dante.

A l’etterno dal tempo richiama un verso del XXXI Canto del Paradiso: Dante si trova davanti alle schiere dei beati, è sopraffatto dallo stupore. “Sotto il motto A l’etterno dal tempo, che intreccia in sé la trascendenza e la storia, la divinità e l’umanità, il Verbo e l’incarnazione, si cercherà di individuare un crocevia fondamentale della riflessione poetica e teologica di Dante - spiega il cardinale Ravasi - Nelle Stanze di Raffaello in Vaticano il celebre pittore ha raffigurato due volte Dante collocandolo non solo tra i poeti nel Parnaso, ma anche tra i teologi, accanto ad Ambrogio, Agostino, Girolamo e Tommaso d’Aquino - sottolinea ancora Ravasi - Effettivamente la filigrana ideale della Divina Commedia, così pure delle altre sue opere, è segnata dalla teologia, così come lo è stata la sua testimonianza personale, anche nella sincerità aspra e severa delle polemiche ecclesiali. È ciò che ha attestato, sulla scia dei suoi predecessori, Papa Francesco con la sua suggestiva Lettera Apostolica Candor lucis aeternae per questo speciale anno dantesco”.

Nella sua lectio il cardinale Ravasi cercherà dunque di ricostruire la “grandiosa architettura spirituale della Commedia” anche attraverso un canto meno noto del Paradiso, il XXIV, dove il Poeta si sottopone a un vero e proprio esame di fede da parte di san Pietro. “Il Credo di Dante - spiega il cardinale - ci condurrà, così, al vertice trinitario al cui centro appare anche la nostra effige, ossia il volto di Cristo, rivelandoci in tal modo come l’uom s’etterna”.

L’ingresso, consentito fino all’esaurimento dei posti, prevede l’obbligo di prenotazione da effettuare online sul sito www.santacroceopera.it